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VILLA AURELI
 

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Storia di Villa Aureli

          

Villa Aureli sorge sulle vestigia di insediamenti etruschi (VI secolo AC), romani e medievali, le cui tracce sono visibili ancora oggi.

La prima parte della costruzione attuale, risalente ai primi anni del cinquecento, fu eretta dal capitano di ventura Giovanni Gregori, che fu assoldato dai veneziani nelle guerre contro Luigi XII di Francia, e morì sotto le mura di Verona. Insieme alle proprietà circostanti essa passò nelle mani della famiglia Aureli quando Filomena Gregori sposò Ottaviano Aureli nella seconda metà del secolo.Intorno al 1750 il conte Sperello Aureli (1722-1791), pronipote di Ottaviano, trasformò l'austera torre e gli edifici circostanti in una piacevole e colorata villa, ornata di affreschi, stampe, stucchi e mobili che possono essere ammirati ancora oggi. La progettazione e la direzione dei lavori furono affidate a Costanzo Batta, vicario della cattedrale di perugia e allievo dell'architetto Murena.

Da un'iscrizione rinvenuta dietro un quadro nel salotto al pianterreno sappiamo che le opere di trasformazione della villa e del giardino, cominciati all'inizio del secolo dal padre di Sperello, Claudio, terminarono nel 1758. Sperello creò anche il giardino all'italiana nella sua attuale configurazione e aggiunse l'arancera all'edificio principale; era un uomo eccezionalmente colto e profondamente interessato all'arte ed alla letteratura e fondò una vasta biblioteca, parte della quale è ancora conservata nella villa. Sperello Aureli morì senza eredi e la villa andò in eredità a sua sorella Celidora Alfani.

Gli Alfani ne mantennero il possesso fino al 1874, anno in cui Villa Aureli fu acquistata dal conte Cesare Meniconi Bracceschi e da sua moglie Maddalena Savorgnan di Brazzà, sorella del famoso esploratore Pietro Brazzà che diede il nome alla città di Brazzaville in Congo. Maddalena abbellì la facciata della villa aggiungendo otto aggraziati balconi alle finestre del secondo piano. Nel 1918 sua figlia Anna Meniconi Bracceschi sposò il conte Pieralvise di Serego Alighieri, all'epoca unico discendente di Dante, che viveva vicino a Verona in una proprietà acquistata dal figlio del poeta, Pietro. Anna soleva visitare Villa Aureli solo per brevi periodi, ma vi era molto affezionata e il suo dono alla casa sono i coloratissimi pavimenti di maiolica disegnati dal suo amico marchese Raimondo Lignola e prodotti a Vietri, vicino Napoli.

Durante la seconda guerra mondiale la villa fu occupata prima dall'esercito tedesco, che ne fece il suo comando locale, e poi da quello degli alleati, in particolare inglesi, americani, australiani e neozelandesi. Fortunatamente vi furono pochi danni anche perchè tutti i preziosi mobili furono murati in una parte della casa dall'eroico giardiniere Adolfo Guelfi. La gratitudine della famiglia verso Adolfo è ricordata in una lapide posta sulla dependance dove egli viveva.

Alla fine della guerra il conte Leonardo di Serego Alighieri, figlio di Pieralvise, e la sua sposa Laura Guarienti di Brenzone scelsero Villa Aureli come loro residenza e dedicarono le loro vite al restauro ed alla conservazione della villa, riportandola allo splendore del settecento. L'opera di restauro è stata continuata dal loro figlio Sperello, l'attuale proprietario: la struttura, le facciate e il tetto della villa sono stati restaurati nel 2002-2003, e nel 2006 è stata ristrutturata la casa di Adolfo Guelfi, all'interno della quale sono stati ricavati due appartamenti.

 

Bibliografia (clicca sulle opere per visualizzare i contenuti):

Alberto Durante, Ville parchi e giardini in Umbria, Pieraldo Editore, 2000

Demeures & Chateaux, n. 71,  Mars-Avril 1993

Departures, n. 34, July-August 1995

Country Life, Italian Number, February 27, 1986 

 

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